Si pensava al 2017 come l’anno da dimenticare, caratterizzato da quella siccità che ha penalizzato molteplici categorie produttive, tra le quali quella dell’idroelettrico. Dopo il primo semestre 2018 contraddistinto da precipitazioni nella norma, dal dicembre scorso si sta registrando una gravissima carenza di risorsa capace di superare i record negativi di sempre. Il perdurare di una consistente alta pressione sull’Italia settentrionale ha impedito alle perturbazioni atlantiche di scavalcare l’arco alpino, le quali, arrivate sui Balcani sono riuscite soltanto occasionalmente a raggiungere il sud dello stivale.
Al momento le previsioni non fanno ben sperare per il breve e medio termine, inoltre le riserve di neve sono pressoché nulle.

L’attuale siccità combinata peraltro in molti casi con l’introduzione di rilasci sempre maggiori ha già cagionato il fermo di tanti impianti, il cui riavvio è purtroppo rimandato a data da destinarsi, indipendente dalla volontà dei Produttori. Certe quanto puntuali sono invece le scadenze relative ai pagamenti delle rate, quelle riguardanti il versamento di canoni e sovraccanoni riferiti alla fruizione di un bene da mesi purtroppo indisponibile.

L’Associazione sta valutando l’organizzazione del terzo Tavolo dell’Idroelettrico, da temersi con le Istituzioni a fine primavera, col preciso intento, qualora la siccità perduri anche nel prossimo bimestre, di esporre ai vertici delle strutture di riferimento le necessità della Categoria. E’ volontà di Assoidroelettrica far sedere al tavolo anche esponenti di riferimento del settore bancario, al fine di valutare assieme la sospensione del pagamento delle rate di mutui e leasing, infatti, seppur più silente, meno appariscente di un terremoto, questa calamità sta “radendo al suolo” numerose imprese idroelettriche italiane desiderose di voler fornire quel prezioso contributo ambientale necessario a scongiurare il fenomeno dei cambiamenti climatici.