Il settore dell’energia elettrica è attraversato da profondi cambiamenti legati alla transizione energetica e alla decarbonizzazione, con l’Italia e l’Europa che rivestono un ruolo centrale. La richiesta di energia elettrica a livello globale è salita del 4% (pari a circa 900.000 GWh) nel 2018 rispetto all’anno precedente, con il tasso di crescita più elevato dal 2010. Le fonti rinnovabili hanno fatto segnare l’incremento più marcato. Tuttavia, anche la produzione da impianti a carbone e gas è salita in maniera significativa, determinando un aumento di circa 2,5% delle emissioni di CO2 nel settore elettrico a livello globale. Le emissioni di CO2 del settore della generazione elettrica sono state pari a circa 13 Gt, equivalenti a circa il 38% delle emissioni di CO2 complessive relative al settore energetico. La produzione complessiva di energia elettrica a livello globale è stata 26.673.000 GWh nel 2018 (di cui l’Italia ha rappresentato circa l’1,1%). La produzione da carbone è al primo posto e ha rappresentato il 38% del totale, seguita dal gas (23%) e idroelettrico (16%). Complessivamente, le fonti energetiche rinnovabili hanno rappresentato circa il 26% della produzione totale nel 2018 a fronte di circa il 18% nel 2000. Dal confronto tra la ripartizione della produzione di energia elettrica tra 2018 e 2000, si evince che l’energia prodotta da carbone si mantiene sostanzialmente stabile, mentre il gas è passato dal 18% al 23% nel 2018. L’eolico ed il fotovoltaico, che erano pressoché inesistenti nel 2000, rappresentano al 2018 il 5% ed il 2% della produzione di energia elettrica a livello globale. Il petrolio ha fatto segnare una sostanziale diminuzione nello stesso periodo, passando dal 8% al 3%.

Nel 2018, Il fotovoltaico ha mostrato l’incremento percentuale maggiore (pari al 31%), seguito da eolico (12%) e biomasse (7%). Tuttavia, anche il carbone è aumentato in maniera significativa con un valore del 3%.

L’articolo è tratto dal report “Energia elettrica: lo scenario italiano e il confronto internazionale” realizzato dall’area Affari Europei e Ufficio Studi di Elettricità Futura, disponibile all’interno della nuova sezione in doppia lingua “Europa” al seguente link.

Complessivamente, le fonti energetiche rinnovabili hanno rappresentato circa il 26% della produzione totale nel 2018 a fronte di circa il 18% nel 2000. Dal confronto tra la ripartizione della produzione di energia elettrica tra 2018 e 2000, si evince che l’energia prodotta da carbone si mantiene sostanzialmente stabile, mentre il gas è passato dal 18% al 23% nel 2018. L’eolico ed il fotovoltaico, che erano pressoché inesistenti nel 2000, rappresentano al 2018 il 5% ed il 2% della produzione di energia elettrica a livello globale. Il petrolio ha fatto segnare una sostanziale diminuzione nello stesso periodo, passando dal 8% al 3%.

Nel 2018, Il fotovoltaico ha mostrato l’incremento percentuale maggiore (pari al 31%), seguito da eolico (12%) e biomasse (7%). Tuttavia, anche il carbone è aumentato in maniera significativa con un valore del 3%.

L’articolo è tratto dal report “Energia elettrica: lo scenario italiano e il confronto internazionale” realizzato dall’area Affari Europei e Ufficio Studi di Elettricità Futura, disponibile all’interno della nuova sezione in doppia lingua “Europa” al seguente link.